La nascita Napoli, novembre 1980: in una riunione a casa di Giancarlo Coretti si parla di formare un ‘gruppo’ quando, ad un tratto, tutti scappano: era il giorno del fatidico terremoto. Sergio Maglietta, Elio Manzo, Giancarlo Coretti, Amedeo Fogliano, Bruno Esposito di lì a poco daranno vita a Bisca. (nell’ordine: voce sax; chitarra; chitarra voce; basso; batteria). Per essere precisi all’inizio era Biska con la K per sottolineare il genere musicale di riferimento (Ska). Dopo pochi mesi la K mutò definitivamente in C e lo stile Bisca scelse di non essere mai più ‘generico’.
Bisca debutta nel marzo 1981. La sonnolenta scena napoletana (ed italiana) viene travolta da un vento che vorrebbe rinfrescare l’aria un pò stantia del cantautorato nostrano. La scossa viene da fuori e molti pensano che ‘nuovo’ sia semplicemente riproporre i clichè del ‘new’ d’oltre Manica. Bisca, pur emergendo in questo contesto, rifiuta un approccio così ‘datato’ e questa sua posizione, assolutamente isolata, attira la curiosità e l’inimicizia di molti.
Firma la colonna sonora di ‘Tango Glaciale’ per ‘Falso Movimento’, con la regia di Mario Martone, e pubblica il suo primo EP: ‘BISCA’., a cui seguono concerti in Austria e tour italiano. L’anomalia’ del gruppo comincia a prendere forma mentre la definizione della sua musica diventa sempre più ardua. Gli ingredienti però sono chiari: la musica nera (tutta), il rock, il punk, certa musica iterativa, il gusto (iper)melodico. Elementi come si vede non facilmente conciliabili, che però Bisca centrifuga con spregiudicata irruenza.
Dopo la fortunata partecipazione ad importanti festival europei, inizia la sua avventura live nel continente.
E’ la’nno della pubblicazione dell’LP ‘SDS’. L’album, attesissimo, segna la prima esperienza discografica di ampio respiro. Bisca onora l’appuntamento alla sua maniera: autoproduzione, prezzo imposto, grande disinvoltura artistica, sperimentazione in studio, energia, testi asciutti e spiazzanti. La divaricazione tra i ‘curiosi’ ed i nemici si allarga. Per qualcuno la ‘promessa’ della musica napoletana sta mettendo le ali, per altri la promessa appare piuttosto una minaccia.
Esce ‘Sottoprodotti 3’, l’album con cui Bisca inizia il suo incontro/scontro con l’istituzione discografica. L’etichetta è IRA, all’epoca indiscussa regina della nuova musica italiana. La performance multimediale ‘Adua’ sarà il veicolo per la promozione del disco. Questo è anche il momento in cui l’attività all’estero si allarga considerevolmente (vedi la partecipazione alla Biennale di Barcellona ed i tour in Italia, Francia, Svizzera e Spagna) e ciò comporta un progressivo abbandono della scena nostrana. Bruno Esposito – batterista ed anima fondante del gruppo – lascia! Il vuoto umano ed artistico non verrà mai riempito, quello musicale è coperto da Claudio Marino.
La rottura con IRA,consumata per oggettive differenze di intenti, collima con la prima produzione discografica fuori ‘casa’. Tre gli incontri importanti del periodo: Voco Fauxpas, musicista e produttore zurighese, che allarga le conoscenze soniche della band e produce il disco ‘Bis’; Yorrick Benoist fiancheggiarore e manager marsigliese che curerà la ‘carriera’; Francis Kartekian marsigliese anche lui, tra l’altro manager del mitico Fela Kuti, che prenderà in carico le fortune discografiche. Tutto sembra spingere verso una ‘emigrazione’ artistica.
1987. Esce in Francia per la Justíin l’album ‘Bis’. Non è distribuito in Italia. Tour in Italia, Francia e Belgio. Il disco, davvero bello ed innovativo per il periodo, rappresenta anche il primo buco nero del rapporto di Bisca con la realtà italiana: per divergenze con la major che lo aveva preso in distribuzione per l’Italia, il gruppo ritirò l’album dal mercato nostrano (in accordo con la casa madre francese) .
Le lunghe tournée in Francia ed Europa sfiancano il gruppo che dopo questa prima esperienza migrante perde altri due componenti fondanti. Il fatto è che quando si parla di estero spesso si ignora che il lavoro del musicista, e di un musicista ‘underground’ a maggior ragione, è fatto di spostamenti fisici, kilometri, e parecchie ‘mancanze’ derivanti dalle contenute risorse economiche. La presenza fisica è poi essenziale quando si decide di affidare la propria comunicazione alla musica e non all’ufficio marketing di qualche major. Farlo in un territorio vastissimo però diventa un’impresa davvero impossibile. Giancarlo Coretti ed Amedeo Fogliano abbandonano il gruppo. Sergio ‘Serio’ Maglietta ed Elio ‘100gr.’ Manzo prendono in mano le sorti della band e rafforzano quel sodalizio che è ancora oggi l’anima di Bisca.
Registrazione e pubblicazione dell’LP ‘Niños’, prodotto da Ben Young. Tour in Italia e Francia. La tribolata produzione del disco rappresenta un altro momento di aspra verifica dei meccanismi dell’industria discografica. Il lavoro in sala sarà lunghissimo e avverrà tra Napoli, Londra e Parigi. Con un bel po’ di anticipo su quello che diventerà il ‘Trend’ di molta produzione alla moda dei venturi anni 90 italiani, Bisca sperimenta le sonorità ed i modi di produzione internazionali e l’avanguardia londinese. La conflittualità con una produzione artistica che’mette pesantemente mano’ al materiale musicale sarà costante, cosi come duro sarà lo scontro con l’etichetta (La neonata Flying Record di Napoli). Da un punto di vista squisitamente artistico questo lavoro rappresenta per Bisca il primo esperimento di innesto della voce femminile e l’incontro con la ‘cultura sonica’ inglese. Una esperienza difficile ma molto istruttiva. Dopo la pubblicazione del disco, Bisca migra nuovamente in Francia a Poiters , sede dell’agenzia Run Productions di Yorrick Benoist, che organizzerà per il gruppo diverse tournè in Europa, e va a vivere in una casa in comune che diventerà anche sala prove e studio di registrazione.
Just’in,l’etichetta di Francis Kartekian che aveva preso Ninos per l’Europa, viene ceduta a FNAC, major a tutti gli effetti. Partecipazione ad ‘Africolor’ (Parigi) con lo spettacolo ‘Tripobondé’: eccezionale incontro tra Bisca e N’Diaye, famiglia di percussionisti senegalesi. Lo stesso spettacolo viene presentato a Napoli per ‘Futuro Remoto’.
La seconda esperienza francese stà per giungere a termine. Il rapporto con FNAC finisce. Produzione e registrazione del nuovo LP ‘Il Topo’. Partecipazione ad Arezzo Wave. Festival Firm ad Ajaccio (Corsica).
Bisca ritorna a Napoli e pubblica il CD ‘Il Topo’ per la Statt Suoni, sua etichetta. Trova la sua tana al Velvet Garage, piccolo locale del centro, dove suona ogni domenica aggitando le acque un pò ferme della scena partenopea del periodo. La proposta, diversissima dal modo usuale di intendere il concerto (molto più intimo e lontano anni luce dallo ‘starismo tardo 80’ imperante), crea una atmosfera assolutamente nuova per la città, il centro storico fino ad allora out per la vita notturna si anima. La nascita di punti di aggregazione fuori dalle logiche di mercato (centri sociali) unitamente ad una nuova voglia di ‘raccontare’ genera una spinta musicale fortissima. É di questo periodo, e proprio per la particolare atmosfera che si crea in questi appuntamenti settimanali, la nascita e lo sviluppo di quell’aspetto teatral/cabarettistico che segnerà una parte consistente della produzione anni 90: le storie come ‘Carmela la bomba intelligente’, ‘Adamo ed Eva’, ‘Ugo il primo uomo secesso’ etc.etc. nascono proprio in quell’anomalo laboratorio di altre strategie comunicative.
Il lavoro di ‘infiltrazione’ nella città porosa dà i suoi primi frutti. Una nuova generazione di musicisti scopre la bellezza e la convenienza di lavorare insieme, Napoli torna a far parlare di sé per un’esplosione di creatività e senso. La scena si rianima in un particolare mix di radicalità e forza comunicativa. Nasce così l’idea del progetto ‘Sottattacco dell’idiozia’, MIX dedicato al ‘particolare momento italiano’, prodotto in proprio con la partecipazione dei 99Posse e degli Alma Megretta. ‘La bomba intelligente’ sarà uno dei dischi più apprezzati dell’anno, e probabilmente il disco che meglio fotografa quella straordinaria stagione. L’enorme varietà di stili e la ricchezza di piani narrativi, fanno della ‘Bomba Intelligente’ un piccolo gioiello di ‘altra’ musica, nonché un notevole esempio di perizia tecnica ed ‘anima’ opposti all’idiozia del potere.
Il 20 maggio partono le prove dell’Incredibile Opposizione Tour. Inizia un’altra stagione importantissima: Bisca e 99Posse si uniscono per una tournée che li porterà in giro dappertutto, forse il più popolare ed efficace esempio di musica politica in Italia. La registrazione dal vivo della tournée viene prodotta e pubblicata in un doppio CD che resta il live di maggiore successo, per un gruppo indipendente, nella storia della musica italiana. Nasce l’ I.O., agguerrita etichetta per la produzione e ‘difesa’ delle strategie discografiche della band.
Il sodalizio Bisca-99Posse continua. Tra marzo e aprile viene registrato e prodotto ‘Guai a chi ci tocca’, l’unico lavoro in studio del supergruppo, che esce a settembre. A dicembre il disco ha già venduto 40mila copie. Ma il rapporto con il distributore Flying Records si incrina: le particolarissime condizioni produttive imposte al distributore da parte della band, unite all’incredibile sviluppo commerciale del proggetto, creano nella Flying insani appetiti ed ancor più insani propositi. La sua strategia da quel momento sarà tutta contro l’unità che il proggetto Bisca-99Posse aveva saputo costruire.
In marzo, le strade di Bisca e 99Posse si dividono. Il nuovo corso di Bisca parte da un presupposto di estrema asciuttezza; nell’organico oltre a Serio e 100 gr. entra in pianta stabile Fabio ‘Zeta Zero’ Esposito vera e propria furia della natura dietro ai tamburi. Questo insolito gruppo di soli tre elementi da giugno porta in tutt’Italia il ‘Tre cape fresche tour’, anticipazione dei brani e dello stile potente e asciutto che caratterizzerà ‘Lo sperma del diavolo’, registrato e mixato al Capri Digital Studio, che esce ad ottobre prodotto dalla I.O., l’etichetta creata due anni prima, e distribuito dalla BMG. L’album contiene quella vera perla che é ‘Oggi non ho niente da dire’. Da ricordare anche la preziosa collaborazione con i Musicisti del Nilo nel brano ‘Hallah’. Il titolo dell’album, particolarmente scabroso per gli addomesticati network radiofonici, crea non pochi attriti con la BMG.
Cessa il rapporto con la BMG. Anno di concerti, il lavoro dal vivo succhia tutte le energie e la nuova formula (tre umani + macchine) prende il volo. Intanto Bisca crea la Sottattacco, altro tentativo di etichetta indipendente. Fra l’ottobre ’97 e l’ottobre ’98 registra il nuovo CD: ‘Altrove’.
Esce per la Sottattaco, distribuito dalla Self, il CD ‘Altrove’. L’uso dell’ elettronica e di nuovi sistemi di produzione si riversano nel lavoro che contiene degli ottimi esempi di elettronica sporca calata in canzoni mutanti ed illuminate dalla solita energia. Su tutte ‘Di scatto’ e ‘Aria’. Il disco paga un prezzo enorme per il suo porsi coraggiosamente altrove dal nuovo conformismo mediatico e dalla MTV culture che invade l’asfittico panorama nostrano: forse il lavoro più sottovalutato di tutta la produzione.
Bisca mette a punto anche dal vivo le sonorità ‘elettroniche’ di ‘Altrove’ creando un insolito e tale grado di perfezione da imporre un documento registrato dal vivo. ‘Semplicemente Vivo’ è il doppio CD che lo documenta. Esce distribuito SELF per l’etichetta Sottattacco.
Questo anno rappresenta un altro momento cruciale. Nella consapevolezza dei nuovi mezzi, su tutti la possibilità di registrazioni domestiche e quindi di un rapporto più intimo e rilassato con il processo creativo, il lavoro prende la strada di una indagine molto approfondita sulle possibilità della parola. Il lungo viaggio intorno ad essa si concretizza nel momento più poetico di tutta la discografia. ‘Il Cielo Basso’ è di fatto una raccolta di ‘poesie musicate’, qualcosa di molto vicino ed allo stesso tempo molto lontano alla migliore tradizione del cantautorato italiano, filtrato da una sensibilità molto ‘fisica’ per la musica e da un gusto radicale per la costruzione del senso. Anche nell’ambito lavorativo le novità sono rilevanti: il disco si avvale della collaborazione de ‘il Manifesto’ per la distribuzione e la promozione. Risultato: diffusione capillare (anche nelle edicole) ad un prezzo assolutamente politico (15000 Lire).
Esce ‘Il Cielo Basso’. Grosso impatto nei media e nel pubblico. Una formazione allargata ad una sezione d’archi presenta il disco in ambiti insoliti (teatri, chiese sconsacrate etc. etc.). Vari attori e musicisti interpretano i testi delle canzoni come fossero racconti o poesie, senza cioè alcuna base musicale. Questo lavoro si riversa poi sul sito internet: www.bisca.it, che nel frattempo è diventato un buon canale di comunicazione. Il video ‘In superficie’ realizzato in animazione 3D da Daniele Bigliardo prende parola anche nel mondo delle immagini. Durante l’anno incomincia anche un lavoro di raccolta e sistemazione di tutto il materiale prodotto, in vista della produzione di un doppio Cd per i venti anni di Bisca.
Esce a gennaio ‘Questo non è l’unico mondo possibile’, raccolta per i vent’anni di Bisca. Oltre due ore di musica che documentano l’anomalia di un gruppo unico nel panorama italiano. La distribuzione è Il Manifesto/ Self, il prezzo politico (30000 Lire).
A giugno Bisca firma un contratto con CNI / RAI TRADE per la pubblicazione dei prossimi dischi del gruppo. Il primo di questi è Mancasolounattimo, uscito a settembre. Dopo alcune anteprime, in giro per l’Italia, i Bisca sono in tour con un nuovo spettacolo che vede tra l’altro, per la prima volta nella storia del gruppo, l’entrata in organico delle tastiere di Vinci Acunto, mentre la sezione ritmica è composta da Daniele Parascandolo alla batteria e Fabio Piras al basso.
È l’anno di “Paura, brano contenuto nell’album “Mancasolounattimo”, che viene rimissato in due versioni una delle quali in arabo. Il videoclip realizzato In animazione classica viene presentato in Aprile a “Cartoon on the bay” a Positano. Il rapporto con Raitrade si fortifica e si gettano le basi per una nuova pubblicazione. Da maggio comincia la preproduzione del nuovo materiale, lavoro che continuerà fino alla fine dell’anno.
“AH!”, nuovo album in studio che vanta collaborazioni di prestigio (Caparezza, Piero Pelù, Gianni Maroccolo). A seguire un lungo e fortunato tour. La formazione del live: Serio, voce e sax; 100gr,chitarra; Il Monaco, basso; Vinci PoKa ram, tastiere; si stabilizza con l’ingresso in pianta stabile di Gabriele “o’ squarcione” Fiorentino alla batteria. Le numerose prove e date rafforzano l’intesa nella band. Nasce l’idea di un nuovo disco che colga le sonorità e la potenza dello spettacolo dal vivo.
Mentre continua l’ ”Ah! Tour”, prende forma l’idea di un nuovo disco con una nuova formula produttiva denominata: ”live set”: registrazioni con l’arrangiamento e i musicisti dei live, per la maggior parte in presa diretta e simultanea, ma con le sovraincisioni e le manipolazioni di un disco in studio. Il risultato, potente e diretto, è: ”Live Set. Il ritorno di Carmela ”, disco in uscita a Giugno al prezzo politico di 7,90 euro, in tutte le edicole e negozi di dischi. Si affacciano nell’album due vecchie conoscenze di Bisca: Francesco Di Bella e O’Zulù. Contaminazioni straordinarie, specialmente quella con O’ Zulù, che si ripropongono anche dal vivo. ”Napoli All Star” lo spettacolo pensato per dare voce alle varie espressioni dell’altra Napoli e la sua “bastarda “capacità di prodursi, segna i suoi primi successi in happening mozzafiato in tutta la penisola.
Come succede da tempo immemorabile ad un anno segue un altro, ed il 2007 non si sottrae alla regola. Puntuale come una cambiale, il primo gennaio bussa alla porta di Bisca e porta tra le mani il progetto che terrà impegnati i “nostri” per tutto l’anno ed un pezzettino del 2008. Il progetto si chiama “I TRE TERRONI” e vede la collaborazione di Bisca con Zulù, vecchia conoscenza dei tempi di Bisca-99Posse. Il disco di inediti (“I TRE TERRONI”, appunto) e la tournée estiva che ne consegue sono i frutti di questa collaborazione. Dal vivo la formazione vede: Sergio “Serio” Maglietta, Elio “100Gr” Manzo, ‘O Zulù in prima fila e Fulvio “il monaco“ Di Nocera (basso) e Gianfranco Senza Soprannome (batteria) a macinare groove. Ad ottobre entra in pianta stabile alla batteria il celebre Giovanni “Joe Fox” Volpe, detto anche “Juann’ c’a bacchetta”.
Il 2008 inizia così come era finito il 2007: con concerti sparsi nella penisola. Bisca si riunisce nel suo covo/studio ai camaldoli ed elabora i primi spunti per il prossimo lavoro discografico: ambizioso ed innovativo. Il progetto I TRE TERRONI va ad esaurire e si conclude ad Aprile. Il primo Maggio Bisca sale per la prima volta nella sua storia sul palco di piazza San Giovanni a Roma per il primo maggio dei lavoratori. Mentre continua il lavoro di produzione del nuovo materiale, Bisca riprende la strada dei concerti con una formazione compatta ed asciutta: Serio, 100Gr, Il Monaco e Joe Fox…. Come dire: più che un gruppo una certezza.
FUORIMERCATO è il Cd e lo spettacolo che impegna la band per tutto il 2009. Una ricognizione sui brani meno ” promossi” della recente produzione ed una rivisitazione dal vivo delle atmosfere che li hanno generati. Sono perloppiù ballad accantonate “dal mercato” che BISCA ripropone su disco e dal vivo . Ci sono anche due inediti : ” Suv Suv Suvvia ” e ” L’Anomalia”; feroce invettiva sulla realtà italiana scelto come singolo apripista.
Il 2zero 1zero si annuncia come l’hanno delle novità: nuova agenzia, nuovo sito, nuove strategie comunicative, nuovo tour,nuova formazione, video in animazione del nuovo singolo: “Tartaglia ed il Cavaliere fellone”. Bisca propone “Un Incontro Ravvicinato del 3 Tipo”, con il corpo vivo e alieno di Bisca, con la sua musica, con la sua particolare costruzione di senso, con il suo feroce quasi “cabaret”! In tour con uno spettacolo live di consolidato spessore sia musicale che comunicativo, Bisca annuncia il prossimo disco EVOLUZIONI uscita prevista aprile
Il nuovo disco di inediti di BISCA viene a 5 anni di distanza dall’ultimo lavoro a nome della band. Il 28 giugno 2011 esce il nuovo disco di inediti a 5 anni di distanza dall’ultimo lavoro discografico: EVOLUZIONI Evoluzioni in senso antropologico di una musica che trova la sua ragione di essere nella ricerca continua di altre soluzioni o se preferite di soluzioni altre al grigio conformismo imperante; ripartendo proprio da sonorità ed intuizioni degli inizi, intravedendo una possibile evoluzione del linguaggio non addomesticato. Punti di partenza, quindi, poco concilianti, nervosi, acidi, perfetti per raccontare i nostri tempi malati di narcosi da iperstimolazione, i nostri tempi intossicati da format mentali e comportamentali, i nostri tempi segnati dalla cultura delle cover e dal suono delle Marie di turno. Perfetti a raccontare, dicevo, ma anche ambiziosi di volerli superare, questi tempi!
Dopo circa sette anni di pausa, durante la quale Sergio (CarmelaBi) Maglietta ed Elio (100gr) Manzo si sono dedicati ad altri progetti, i Bisca forti di una nuova formazione che vede Mauro Romano al basso (noto musicista e produttore della scena napoletana, (Walter Ricci Sandro Joyeux Aldolà Chivalà Marcello Coleman Shaone), Salvatore Rainone alla batteria (già batterista del gruppo Slivovitz e di vari altri progetti della Napoli alternativa), Michele Iaccarino alla chitarra (Randagi, Senegal Ritmo, Collettivo Irmão) sono attualmente in sala per la preparazione di un nuovo CD e un nuovo spettacolo che potrebbe vedere la luce già durante la prossima estate.
Il Primo Maggio esce il singolo Nero (Soundfly/Self) su tutte le piattaforme digitali seguito a metà novembre dal Lato A del nuovo album e in concomitanza con l’uscita del singolo Children of Babilon, nella versione dei BISCA inserito nella colonna sonora del film di Marco D’Amore “L’immortale”, esce sempre in digitale il lato B del nuovo disco “STATO DI GRAZIA”.