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FRANCAMENTE 'STI AMERI CANI HANNO SFRAVECATO LA MINCHIA
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3 days ago

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Per un periodo o 100gr ha suonato anche la tromba, e che sezioni che facevamo mammamàSezioni BISCA See MoreSee Less
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4 days ago

BISCA
Il Conflitto simmetricoUn punto che si tende a sottovalutare nella guerra tra USA e Russia è che si tratta di un conflitto simmetrico, tra potenze e forze dello stesso ordine di grandezza. Questo, nella percezione comune, costituisce una novità assoluta. Tutte le ultime guerre neo coloniali infatti sono state nel segno della indiscutibile e totale supremazia USA, della serie ci piace vincere facile e bombardiamo un po’ come cazzo ci pare e piace. E fondamentalmente, dico e penso tutto ciò che mi passa per la testa, tanto niente e nessuno oserà contraddirmi. La propaganda di guerra e la borghesia mediatica hanno continuato imperterriti con la loro cialtroneria strategica come se anche questa volta potessero farla franca e non dovessero pagare dazio alcuno.L’armamentario di idiozie manipolanti e l’imbarazzante repertorio di fetide scemenze si è ripetuto con impressionante nonchalance; come se la Russia fosse un Afganistan qualsiasi o un Iraq ai minimi termini. Sentire parlare soggetti adulti, spesso professionalmente accreditati, di aggressore e aggredito, di pale, di calzini di cartone, di micro cip e ciop rubati da vecchi elettrodomestici, di stupri su neonati, di stragi a Bucha, di auto sabotaggi del nord stream, di carri armati di latta e missili di gomma è diventato il nuovo triste standard. Senza imbarazzo alcuno!L’idiozia del potere e il potere dell’idiozia! La propaganda atlantica sin dall’inizio del conflitto, ha seguito impavida lo stesso sordido canovaccio degli scontri precedenti: mostrificazione e ridicolizzazione del nemico e glorificazione dei propri “Eroi democratici” : i Russi sono brutti retrogradi e pure scemi, gli Ucraini invece sono i difensori impavidi dei valori occidentali e del nostro radioso sistema di vita. E sono anche degli appassionati lettori di Kant!Non dimenticherò mai a tale proposito l’intervista che Bianca Berlinguer fece all’omologa russa Maria Zakharova all’inizio del conflitto, quando era ancora possibile un seppur timido scambio tra i due sistemi mediatici. Bianca in collegamento video con la sua omologa Russa cercava di toglierle continuamente la parola, sfruttando l’opportunità di una traduzione simultanea zoppicante, cercava di imporre alla collega slava ritmo e calendario della discussione. Il suo obiettivo comunicativo era ricevere ‘scuse a prescindere’ dalla giornalista e strapparle una ammissione di colpevolezza sulla direttrice semiotica dell’aggressore e dell’aggredito. In un attimo tutte le zuccherose rappresentazioni sul rispetto dovuto ad una “collega donna come me mamma e moglie” sparì. L’aplomb algido e un tantino distaccato che di solito fa parte del personaggio Bianca in un niente lasciò il posto alla vaiassa che si nasconde dentro ogni donna veramente in carriera.La Zakharova, certo non sprovvista di strumenti dialettici, denunciava un certo imbarazzato stupore: – ma come tu mi inviti nella tua trasmissione e poi mi abboffi di parole, m’insulti e non mi fai parlare? Incredula per tanta spocchiosa arroganza. Ma Bianca non arretrava di un passo e la veemenza del suo approccio unita alla scostumatezza fuori ordinanza del suo comportamento svelarono in modo inequivocabile la sua viscerale russofobia e la profonda convinzione della superiorità della nostra democratica razza su qualsiasi altra forma di vita sul pianeta.Finì con una brusca interruzione del collegamento nel mezzo di una montante rissa mediatica.Gustosissima!Il retaggio coloniale e suprematista della “decrepita Europa occidentalizzata” ha pervaso ogni anfratto della comunicazione e della spettacolarizzazione della recente contingenza bellica. L’ufficio marketing ha convertito tutte le sue risorse, dalla normale routine della persuasione commerciale, alla aggressiva baraonda delle armate della propaganda di guerra più ottusa e fobica.L’effetto è stato una saturazione della emo percezione di massa che ha sortito il solo effetto di stordire e ottundere le società occidentali senza in verità incidere più di tanto (Il 63% degli italiani è convinto che sia la guerra in Ucraina che quella a Gaza siano responsabilità degli USA). Il resto del mondo invece è restato quasi immune da tali tempeste mediatiche e si è messo a guardare con una certa soddisfazione il collasso di senso e di potere di un Occidente popolato oramai da Zombie, Puffi, Macellai e disturbati Pedo Assassini.Ora la Russia sta vincendo la guerra e noi Europei ben presto sperimenteremo per la prima volta dal 45 il morso della disillusione e della sconfitta. Finito il conflitto sul terreno, lo scontro semiotico tra le due potenze avverrà su una base paritaria e lì saranno cazzi. Anche la narrazione post bellica sarà completamente diversa da quella a cui l’occidente bulimico è abituato. Noi primo mondo Atlantico non siamo attrezzati per una botta di queste dimensioni. Le consuetudini delle guerre asimmetriche del recente passato hanno creato nella nostra opinione pubblica/privata la convinzione che qualsiasi turpitudine, qualsiasi crimine di guerra fosse gestibile dagli apparati mediatici in modo da non creare troppo danno alla reputazione Occidentale.Nel passato quello che usciva fuori relativamente ai crimini dell’aggressore Atlantico era poca cosa e quel poco che usciva fuori veniva spacciato come la conferma della democraticità del sistema che attraverso la sua libera e coraggiosa stampa era in grado di mettere un freno ai bassi istinti del potere.Lo scandalo di Abu Graib in Iraq ad esempio fu un grazioso cadeau dei tenaci ed impavidi giornalisti americani per dimostrare al mondo intero che nonostante tutto gli USA sono sempre capaci di sollevare scomode verità e produrre critica dall’interno e anticorpi all’abuso di potere. Bello, bravi, benissimo. Ma che succederà quando questo conflitto sarà terminato e le armate mediatiche del nemico (per una volta attrezzate almeno allo stesso livello del mastodonte a stelle e strisce) inizieranno a produrre e veicolare documenti, prove e letture delle infinite turpitudini che una guerra tardo coloniale di questo tipo comporta? Cosa succederà quando diventerà senso comune che il Nord Stream è stato sabotato dagli Ameri cani o che il ricorso sistematico al terrorismo è uno dei tratti caratteristici degli strateghi di morte occidentali? Cosa diranno i professionisti della manipolazione quando i Nazisti allevati dai servizi segreti anglo ameri cani verranno scaraventati sul palcoscenico delle ricostruzioni mediatiche?Cosa avverrà quando il castello delle menzogne promosse e veicolate dall’elite bellica di casa nostra si schianterà sugli scogli della verità documentata e della miseria galoppante? Non sarà un bel momento per le figurine politiche e mediatiche che ammorbano questo problematico tempo disturbato dove gli scemi di guerra impazzano e i poeti latitano.aSimmetrie di CARMELAbi See MoreSee Less
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6 days ago

BISCA
Yankee Go Home ! La Geo Politica è oggi la regina del flusso mediatico. Non si scappa. All’improvviso abbiamo capito che non potevamo viverne senza. Che c’è la guerra e certe cose solo chi ha visto capisce e conosce te le può spiegare.Come tutti sono stato invaso da dosi massicce di Geopolitica; un po' come le esternazioni delle virus star nel periodo del covid. Una inondazione di informazioni pertinenti, impertinenti, ficcanti, a cazzo, come capita, retrò, avant garde, analitiche, anoressiche, anali, frugali, fregali, fottiti, fake news, fake checker, fuck this and fuck that, le pale, i micro cip e ciop, le lavatrici, i servizi segreti, i servizietti inglesi (quelli stanno sempre in miez’ e sono notoriamente i più informati, chissà perché), Zuca Zucchemberg, Wonder Liar, dai e dai, dai democratici, dai lilla balilla, dagli stellati, dagli stallati, dai cerebrolesi, dai russofobici, dai filofallici, dai normo depressi, dagli azzeccati, e così via.Eppure dopo tutto questo casino non è che le cose mi si siano chiarite troppo; che la materia è vasta, assai. E l’ignoranza pure. Anzi devo dire che il mio sentimento prevalente è lo smarrimento. Misurare la propria infinita asineria non è pratica gratificante. L’egocentrismo Euro Atlantico, che ci ha plasmato, ha i contorni del delirio ignorante e quando te ne accorgi è troppo tardi. Ad un tratto ti rendi conto che non sai un cazzo di niente, in geografia, storia, matematica. Filosofia, scienze, medicina, astronomia, architettura, bello e brutto; niente! E questo conflitto NATO storto ha l’unico pregio di averci scetato dal sonno. Dal sonno della sedazione post seconda guerra mondiale del ’45 al lisergico incubo ad occhi aperti dell’odierno occidente al tramonto.In questo mare di disturbante complessità (così la definiscono ad ogni piè sospinto gli analisti più avvertiti) un solo grido nitido emerge all’orizzonte cupo: Yankee Go Home ! Yankee Statt’ a Casa !Non USA ma riGetta CARMELAbi See MoreSee Less
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1 week ago

BISCA
Immagine di copertina di BISCA See MoreSee Less
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1 week ago

BISCA
Anticipi di disco …Allora : questa copertina è quella che abbiamo scartato; pensa tu che cosa deve essere quella che abbiamo scelto per il nuovo disco.BISCA suona(Foto: Nicola Tranquillo) See MoreSee Less
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